Paccheri farciti con straccetti di agnello e caciocavallo Podolico, su vellutata zucchine e lamelle di porcino

Preparata dallo Chef: Antonio Papale

Tipologia Piatto

PRIMI

Livello difficoltà

MEDIO

Tempo di preparazione

25 MINUTI

Dosi per 8 persone

INGREDIENTI

QUANTITA'

Paccheri 

g. 400

Per il ripieno:

olio extra vergine d’oliva 

ml. 70

cosciotto di agnello di Laticauda 

g. 600

caciocavallo Podolico 

g. 100

ricotta di pecora 

g. 250

timo fresco 

g. 10

formaggio grattugiato 

g. 100

sale e pepe q.b.

uova 

n° 1

cipolla di Alife 

g. 80

Per la vellutata:

olio extra vergine d’oliva 

ml. 50

cipolla di Alife 

g 100

zucchine 

g 250

patata 

g 60

basilico q.b.
fondo bianco q.b.

Per guarnizione:

porri 

g. 200

falde di pomodoro candite 

g. 120

crema di patate viola 

q.b.

zucchine a dadini 

g 100

olio evo 

ml 60

aglio in camicia 

1 spicchio

lamelle di porcino 

g 150

caciocavallo 

g 70

ciuffetto di basilico rosso q.b.

Procedimento

Per la vellutata:
pulire le zucchine e tagliarle a pezzi regolari.
In un pentolino far soffriggere la cipolla e il basilico a julienne con l’olio evo,
unire le zucchine e le patate ( usate come legante naturale ). Far brasare per pochi
minuti e coprire con il brodo. Cuocere fino a quando le zucchine si disfano.
Passare con il frullatore ad immersione.
Per il ripieno:
Pulire l’ agnello, ricavare degli straccetti non molto grandi e saltarli in padella antiaderente con l’olio , la cipolla di Alife, il sale e il pepe di mulinello. Adagiarli in una bacinella di acciaio, farli raffreddare e condirli con il caciocavallo podolico grattugiato grossolanamente, il parmigiano, la ricotta e gli altri ingredienti.
Cuocere i paccheri in abbondante acqua in ebollizione, scolarli piuttosto al dente e raffreddarli in acqua e sale. Farcire i paccheri e legare dei mazzetti di tre con filo di porro dapprima sbianchito e poi raffreddato in acqua e ghiaccio.
Assemblaggio del piatto:
disporre al centro di un piatto la crema di zucchine abbastanza sostenuta e adagiare sopra un mazzetto di paccheri, dopo averlo rigenerato in forno per circa 8 minuti in forno con umidità. Guarnire con le zucchine a dadini saltate in padella con l’olio, uno spicchio d’aglio in camicia e il sale. Appoggiare in superficie del mazzetto le lamelle di porcino brasate, la falda di pomodoro e qualche lamella di caciocavallo. Decorare con la crema di patate viola e un ciuffetto di basilico rosso.

Note
Il Caciocavallo Podolico è un formaggio tipico che fa parte della tradizione casearia meridionale, ricavato esclusivamente da latte di bovine di razza podolica allevate in pascolo. Il nome deriva dalla stagionatura delle forme, legate assieme e a cavallo di un bastone appeso orizzontalmente. La produzione è influenzata molto dagli allevamenti e dalle condizioni climatiche. Sino ad alcuni anni fa i bovini di razza Podolica risultavano in via di estinzione. Tale razza è originaria dell’Asia Maggiore, e si è diffusa in tutto il territorio italiano anche se ha trovato il suo habitat ideale in alcune regioni del Mezzogiorno quali Puglia, Campania e Basilicata. Bisognose di ampi spazi per muoversi, questi animali sono recalcitranti alla stalla e vivono quasi esclusivamente allo stato brado. Il foraggio verde dei pascoli, le erbe aromatiche e i mille fiori ne arricchiscono il latte di elementi nutritivi e di un ricco bouquet di aromi di montagna. Un avanzato grado di stagionatura (anche cinque, sei anni) gli conferisce una serie di qualità organolettiche: profumi complessi, di pascolo e di macchia, nonché una persistenza gustativa inimitabile. La crosta è dura, spessa e liscia, di colore bianco alabastro, se di media stagionatura, ma tende a diventare giallo-ambra con l’invecchiamento. La pasta è compatta e abbastanza elastica nella media stagionatura, diventa poi dura e può scagliare: colore paglierino, anche intenso. Tradizionalmente consumato a fine pasto, in purezza o accompagnato da una confettura piccante. Predilige vini rossi corposi.